Intervista a PAOLO VALLI El Nino
Batterista Negrita Tour 2005
Paolo Valli, un gran batterista forse poco conosciuto, ma non si può dire altrettanto degli artisti con cui ha collaborato: CELENTANO, MORANDI, BENNATO, BAGLIONI, RENATO ZERO, IRENE GRANDI, NEGRITA, VASCO ROSSI. Vanta inoltre una collaborazione televisiva con 20 puntate all' attivo nel programma "L' Ombelico del mondo" su Rai Tre nel 2000.
di Renzo Bullo - 2005 staff-ddgdrums
D
A quanti anni hai capito che la musica (e perciò la batteria sarebbe diventata il tuo lavoro?
R
Ho cominciato a suonare a 13 anni tanto per divertirmi e rimorchiare ( + o - come tutti..., ma appena prese le bacchette in mano per la prima volta capii che quella era la cosa per la quale dovevo "combattere"! Così appena finita la scuola, verso i 17 anni, cominciai a studiare veramente e con dedizione.
D
Quali studi hai frequentato? So che conosci un certo Alfredo Golino...
R
Ho cominciato con Massimo Cappa, bravo batterista bolognese che mi ha indirizzato allo "studio" dello strumento. A 17 anni ho incontrato il grande Alfredo Golino che, musicalmente, mi ha cambiato la vita! Devo a lui la maggior parte dei miei progressi. A 20 anni mi sono trasferito a Los Angeles dove ho frequentato il Musicians Institute of Technology e dove mi sono diplomato.
D
Come tutti, anche tu avrai avuto una figura artistica, una specie di musa ispiratrice che ti ha guidato in questa avventura: se c'è, quale batterista hai preso come punto di riferimento per diventare ciò che sei?
R
Ognuno a suo modo ti può ispirare o ancora meglio può farti capire certi meccanismi!
In ogni genere ho i miei batteristi preferiti ma, per dirli tutti, la lista diventerebbe lunghissima.
Escludendo Vinnie Colaiuta che è un marziano amo Gregg Bissonette: è bravissimo sia a livello tecnico, sia a
livello di grinta, sia tutto.....
Anche Jeff Porcaro è stato molto importante.
Jhon Bohnam un mito!
Tommy Lee pazzesco! Dave Garibaldi incredibile! Me ne piacciono tanti.......E ovviamente Alfredo Golino!
D
Come è stato l'esordio artistico?
R
Graduale. Ovviamente è impossibile cominciare subito a lavorare in situazioni enormi a meno che non suoni in una band affermata.
D
Ho letto nel tuo sito che hai lavorato con i più grandi artisti del panorama musicale italiano: da Celentano a Baglioni, da Renato Zero ad Irene Grandi e altri ancora. Confidenzialmente: con chi ti sei trovato bene e se puoi dirlo, di chi invece non vedevi l'ora di liberartene?
R
Mi sono trovato bene con tutti!
Fa parte di questo lavoro trovare il "buono" in ogni contesto in cui ti trovi.
D
Sempre riguardando il tuo curriculum si scopre che nel corso della tua carriera sei passato, per esigenze contrattuali, dal sound leggero e melodico di Celentano e Baglioni al pop di Irene Grandi fino al rock nudo e crudo dei Negrita. Questa tua duttilità musicale non ti ha mai creato problemi, nel senso che magari rischiavi di non andar bene a Baglioni perchè eri troppo rockettaro o, viceversa ai Negrita perchè invece eri troppo tecnico e poco "sporco" per il loro sound? Come hai gestito questa tua abilità di adeguamento ai diversi generi musicali che dovevi eseguire?
R
Se hai una buona cultura musicale sai sempre più o meno come comportarti.
Naturalmente bisogna rispettare lo stile dell' artista. E' fondamentale che lo studio dello strumento sia rivolto anche
all' ascolto: più generi ci piacciono, più siamo in grado di spaziare nel lavoro.Molti ragazzi batteristi si limitano a
studiare la tecnica e non il suono. Ogni genere ha un suo suono e un suo linguaggio; l'orecchio deve essere allenato
a riconoscerli.Sono anche convinto, però, che se qualcuno ti chiama a suonare è perchè ti conosce musicalmente e di
conseguenza sa che quello che tu puoi dare è proprio quello che cerca.
D
Parliamo del tuo drumset. Che cosa usi (batteria, piatti, pelli, bacchette, ecc.)
R
Piatti UFIP (ringrazio Luigi Tronci e bacchette VIC FIRTH 5b (ringrazio Gianluca Aramini).
D
Parlaci del tuo progetto IODIO. Di che cosa si tratta?
R
IODIO è il mio gruppo.
Il progetto mi vede in una veste diversa, infatti suono la chitarra, canto e sono autore. Penso sia una cosa bella
e importante vivere la musica in maniera globale. Più cose si sperimentano, più ne nascono! Si scoprono sempre cose nuove.
D
Domande secche: Tecnica o Potenza? Precisione o Grinta? Virtuosismi o Pulizia Sonora?
R
Tutto insieme! Nelle giuste dosi. Ognuno ha le proprie caratteristiche ma penso che il musicista bravo riesca a dare tutto insieme.
D
Cosa ascolti quando non suoni? C'è qualche band che puoi segnalarci, che magari per qualche caratteristica particolare si distingue dalla "massa"?
R
Di base amo il rock però ascolto veramente di tutto. E' importantissimo avere una cultura generale su tutti gli stili. Amo i MUSE, sono bravissimi!
D
Quale consiglio puoi dare a chi vive la musica come un hobbie, come un'attività che viene solo dopo lavoro e famiglia, per cercare di migliorare la propria preparazione tecnica e raggiungere il massimo pur avendo poco tempo disponibile?
R
Sinceramente consiglio di divertirsi il più possibile senza stressarsi con cose che magari non servono ad uno hobbista.
Non bisogna perdere di vista il motivo per cui tutti cominciamo a suonare: il divertimento.
Ho tanti allievi che fanno altri lavori e che impazziscono nel cercare di fare cose difficili che solo con uno studio costantissimo
e lunghissimo si riescono ad avvicinare. Gli stessi non hanno però una band con la quale suonare! Secondo me c'è qualcosa che non torna...
Ragazzi, non fermiamoci mai!!!!!!!!!
Paolo Valli